La stabilizzazione reinventata
Fino al 2019, i binocoli con stabilizzazione dell’immagine si basavano su meccanismi che prevedevano lo spostamento della lente o la correzione del prisma di Porro tramite giroscopi ed elettromotori. Entrambi questi approcci hanno portato a dispositivi grandi e pesanti, con una durata limitata della batteria e spesso privi di un’impermeabilizzazione completa. Sebbene il sistema di spostamento dell’obiettivo sia in grado di fornire una stabilizzazione precisa, ha un angolo di correzione limitato, il che significa che può gestire efficacemente solo movimenti o vibrazioni minori. D’altra parte, lo stabilizzatore a prisma di Porro offre un angolo di correzione più ampio e può gestire movimenti significativi. Tuttavia, a causa del prisma di Porro intrinsecamente grande e pesante, richiede motori di dimensioni considerevoli per il controllo, il che, a sua volta, porta spesso a una qualità dell’immagine lenta e ondulata e al “mal di mare” che alcuni utenti provano quando usano un binocolo con stabilizzazione dell’immagine, oltre a una durata della batteria relativamente breve.
Nel 2019, KITE OPTICS lancia un binocolo con stabilizzazione dell’immagine che applica la stabilizzazione al prisma a tetto ad alte prestazioni ed estremamente compatto che si trova oggi nei binocoli moderni. Un decennio di studi ha preceduto questa invenzione.
Il posizionamento di un prisma a tetto nel percorso ottico di un binocolo, ad esempio, non consente la stabilizzazione tramite giroscopi, come avveniva nei precedenti binocoli con stabilizzazione dell’immagine. La stabilizzazione tramite giroscopi può essere paragonata allo smorzamento del movimento, proprio come l’ammortizzatore di un’automobile. Tuttavia, un prisma a tetto richiede un controllo attivo per funzionare efficacemente all’interno del percorso ottico del binocolo. L’innovazione risiede in uno speciale sistema di sospensione cardanica (KDGS), in cui ogni componente mobile e non mobile viene continuamente valutato da una serie di accelerometri. Il movimento di ogni componente viene regolato dinamicamente da un software intelligente, ottenendo un’armonia e un equilibrio perfetti.
La capacità di creare un binocolo con stabilizzazione sul prisma a tetto compatto ci permette di progettare binocoli con stabilizzazione dell’immagine altrettanto compatti e leggeri dei binocoli di alto livello di oggi. Ciò che li distingue è l’efficienza energetica senza precedenti, che richiede la ricarica o la sostituzione della batteria solo una o poche volte all’anno. Soprattutto, questa innovazione ci permette di raggiungere un livello di prestazioni di stabilizzazione dell’immagine mai visto prima.
Il KDGS (Kite Dynamic Gimbal System), con la sua serie di accelerometri, lavora in perfetta sintonia con il software KT che controlla il sistema di saturazione. Entrambi sono stati continuamente aggiornati e migliorati da KITE OPTICS nel corso degli anni, con significativi progressi sia nel software che nella meccanica. Ogni nuovo dispositivo supera il suo predecessore, spingendo i confini delle prestazioni di stabilizzazione più vicino a quello che noi di KITE OPTICS consideriamo l’equilibrio perfetto nella stabilizzazione delle immagini. Questo equilibrio comprende la capacità di eliminare dall’immagine i movimenti piccoli e grandi, di adattarsi ai movimenti di osservazione dell’utente, come il panning veloce o la scansione del cielo e dell’orizzonte e, naturalmente, la capacità di mantenere l’immagine ferma su un oggetto stazionario. L’esecuzione di tutte queste azioni senza intoppi, ritardi o movimenti vibranti e ondulatori nell’immagine richiede la massima precisione e accuratezza da parte del sistema KDGS e del software KT, guidati dall’algoritmo KITE OPTICS, che controlla attuatori a bobina mobile ultraprecisi.
L’esclusiva modalità APC (Automatic Power Control) presente nella maggior parte dei dispositivi stabilizzati di KITE OPTICS porta l’efficienza energetica a un livello superiore. I sensori sul prisma rilevano quando si ha il binocolo al collo e non si sta osservando attivamente, in base all’angolo in cui è posizionato lo strumento. A questo punto, l’elettronica entra automaticamente in modalità sleep, interrompendo il consumo di energia. Nel momento in cui si solleva il dispositivo per l’osservazione, l’elettronica e la stabilizzazione si riattivano. Non è necessario azionare manualmente un interruttore: il binocolo lo fa per voi. Durante i periodi di inattività prolungata, il sistema si spegne automaticamente e c’è anche un indicatore di batteria scarica che avvisa con giorni di anticipo prima che la batteria si esaurisca.